Ripensando ai lunghi mesi che sono passati dalla prima idea di questo libro a ora - ora che Le ragazze stanno bene da ieri è finalmente in libreria e nelle vostre mani - avremmo tantissime cose da raccontare: dalla prima volta che abbiamo incontrato quella che poi sarebbe diventata la nostra editor, Ilaria Marzi, al Salone del Libro di Torino, che ci ha riconosciute nella folla e ci ha bussato sulla spalla per dirci «Voi siete Giulia e Giulia di Senza rossetto, facciamo qualcosa insieme!», a quando abbiamo deciso che per iniziare a scrivere ci serviva “un nido con camino” e siamo finite a Bormio a bere Braulio e mangiare pizzoccheri (ma abbiamo anche scritto, davvero!). Sarebbe bello anche fare una lista di tutte le serie TV che abbiamo visto in questo anno e mezzo, nelle pause dalla scrittura nei lunghi weekend che abbiamo trascorso in casa al computer; o anche provare a contare i chilometri che abbiamo fatto, Milano - Brescia - Brescia - Milano, per incontrarci e lavorare. Magari un giorno scriveremo una canzone mixando i tantissimi messaggi vocali con idee, pareri, questioni logistiche, improvvise illuminazioni, promemoria, che ci siamo mandate. O vi racconteremo meglio di quando ci siamo ritrovate a correggere l’ultima bozza del libro durante un viaggio verso la Svizzera: Giulia C. alla guida, Giulia P. e il nostro fidato Matteo che leggevano a turno. Soprattutto speriamo che presto potremo ridere di quando il nostro libro è stato finalmente pubblicato e mezzo mondo era in quarantena a causa di un virus molto molto contagioso. Insomma, questo per dire che scrivere Le ragazze stanno bene è stata un’avventura, faticosa, stressante, ma anche molto divertente, e siamo felici che finalmente questo libro possa arrivare nelle vostre case, sulle vostre scrivanie, sui vostri comodini, nei vostri zaini e nelle vostre borse. Da oggi lo trovate in tutte le librerie, fisiche e online.
Come vi abbiamo già un po’ raccontato, dentro ci troverete un racconto di quello che ha significato per noi diventare donne in questa parte di mondo negli ultimi venti/trent’anni. Abbiamo mischiato storie personali a dati, studi, ricerche e analisi per provare a fare un punto su dove noi donne siamo arrivate, su cosa resta ancora da fare per la parità di genere e sul modo in cui possiamo affrontare questa sfida. Speriamo che leggerlo sia un’avventura divertente anche per voi. Poi, non appena ci vediamo in giro vi raccontiamo anche di quando abbiamo finito di rileggere il libro per l’ultima volta e Giulia C. si è commossa. Gioia o pianto isterico? Chissà…
Intanto, vi lasciamo un piccolo estratto qui sotto.
Per leggere l’inizio de «Le ragazze stanno bene» basta cliccare il bottone!
Cose belle che abbiamo letto in giro!
Cosa pensa Rebecca Solnit del femminismo di oggi.
Perché il 2024 sarà l’anno del primo presidente degli Stati Uniti donna.
Quando parla Annie Ernaux non c’è che da ascoltare.
Da un lato, la vittima del patriarcato. Dall’altro la donna forte. Ma in mezzo cosa rimane?
Storia di tre giornaliste in prima linea.
L’estate di Emily Dickinson.
Breve storia della seduzione.
Ripensare la mascolinità, in una mostra.
Quando si parla di violenza ostetrica. Mentre negli Stati Uniti si continua a discutere di aborto.
L’architettura urbana delle donne.
Cose da vedere questo weekend: Il suo ultimo desiderio di Dee Rees su Netflix. In attesa anche di The Assistant di Kitty Green.
Hanno parlato di noi
Vanity Fair ed F
Paolo Armelli su Wired.it
Jolanda Di Virgilio su IlLibraio.it
Ed anche La Stampa, il Giornale di Brescia, La Tua Notizia
Ci vediamo a…
Tutto potrebbe ancora cambiare, ma le date a oggi confermate sono quelle di: Biella, sabato 21 marzo alle 15 alla Biblioteca Civica con Marie Louise Denti; Brescia, domenica 22 marzo alle 18.30 in Latteria Molloy con Laura Pezzino; Milano, giovedì 26 marzo al ristorante DicoCibo all’interno della rassegna Storie alla Carta; Novara, sabato 28 marzo alle 18.30 al Circolo dei Lettori.
Tutti gli altri eventi precedentemente comunicati sono da considerarsi rimandati e li recupereremo appena possibile. Purtroppo la situazione, come sapete, non è ancora chiara, ma ciò che conta in questo momento è la sicurezza di tutti. Speriamo di poter festeggiare questo libro insieme presto!
A presto!
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