C’è chi in quarantena ha sperimentato una castità forzata. Chi invece si è ritrovato in una convivenza inaspettata che è sfociata in (a) una rottura, oppure (b) in un innamoramento che prosegue anche nella Fase 3 di questa pandemia.
Ci sono poi gli intrepidi che hanno continuato a incontrare Tinder date fregandosene dei dpcm del Presidente. Chi invece si è comprato un sex toy e ha trovato la pace con se stesso. Chi è rimasto lontano dal proprio partner e ha sperimentato l’infedeltà o una relazione a distanza fatta di videochat e messaggi erotici.
In qualunque delle categorie precedenti vi riconosciate, il rapporto con i nostri amanti è stato fortemente condizionato dai mesi che abbiamo vissuto. E anche le aziende e i lavoratori del sesso, si sono dovuti inventare nuove modalità di fruizione che andassero incontro (anche) al distanziamento sociale.
La newsletter di oggi è dedicata proprio alle relazioni che cambiano e l’ha scritta per noi Alice Avallone.
Illustrazione di Giulia Serafin per Senza rossetto
Il piacere del sesso dentro e fuori il lockdown
di Alice Avallone
Il Codiv-19 ha fatto lievitare il consumo di parecchie cose nelle settimane di lockdown, quasi tutte legate alla salute e al benessere psicofisico: dai detergenti per le mani alle mascherine, lo sappiamo, ma anche dai videogiochi alla serie tv in streaming. E non finisce qui: sono aumentati il numero di account a pagamento nelle app di dating e le vendite dei sex toys. Il motivo? Il distanziamento fisico ha avuto un effetto significativo non solo sulle relazioni sentimentali, ma anche sull’intimità sessuale delle persone, soprattutto tra chi si è ritrovato senza partner. E così, si è fatta strada la ricerca di evasione, mentale e fisica, pur rimanendo sempre nei confini delle mura domestiche. Solitudine, noia e frustrazione hanno accompagnato l’isolamento, spazzando via le speranze dei single di incontrare nuovi partner nel futuro immediato.
Per chi invece ha vissuto la quarantena in coppia, può essersi rivelato addirittura un periodo di fedeltà forzata. Qualche indizio ce lo restituisce Gleeden, il portale per gli incontri extraconiugali che sta vivendo un periodo d’oro proprio in questi mesi. Dall’inizio del lockdown nel nostro paese, infatti, ha incrementato le proprie registrazioni del 150%. Di queste, il 43% sono di utenti di sesso femminile, sposate o in coppia, in cerca di una valvola di sfogo alla convivenza 24/7 con il partner.
Secondo l’Osservatorio Europeo dell’Infedeltà Femminile, su un campione di oltre 5.000 donne europee, di cui 1.000 italiane, in tempi pre-Coronavirus il 48% delle donne italiane impegnate in una relazione immaginava regolarmente di fare l’amore con una persona diversa dal partner. Durante la quarantena, la percentuale è salita al 78%. Mica male, vero? Conversazioni due volte più lunghe, tempo medio sul sito di oltre tre ore al giorno (rispetto alle due ore registrate mediamente in Italia), aumento del numero di upload di foto personali negli album privati e di utenti che hanno aggiornato il loro profilo, sono solo alcuni dei cambiamenti più significativi che il team di Gleeden ha registrato nelle settimane centrali del lockdown. Non potendosi vedere, gli amanti hanno rispolverato così la sempre verde pratica del sexting, con messaggi testuali ad alto tasso erotico che ribaltano il classico motto anglofono di ogni manuale di scrittura che si rispetti “Show, don’t tell”, mostra, non dire.
Per molte persone l’acquisto di oggetti per il piacere sessuale è stato un modo per prendersi ulteriormente cura di sé e del proprio stare in equilibrio. Se poi aggiungiamo che la maggioranza degli studi dimostrano che la masturbazione è benefica per il sistema immunitario, il gioco è fatto. Molte realtà non sono state con le mani in mano. Pornhub, ad esempio, a inizio marzo è sceso subito in campo e ha offerto gratuitamente i suoi contenuti premium nelle nazioni in quarantena. Al contempo, il brand di giocattoli sessuali Womanizer ha registrato un aumento del doppio delle vendite dall’inizio 2020; le vendite in Italia sono del 60% superiori alle previsioni. Segnali tutt’altro che deboli, dunque, su come il piacere sia ancora più di prima una priorità.
Altro mercato lievitato sul digitale per effetto della pandemia è quello delle escort, che hanno iniziato a cimentarsi nello smart working, offrendo videochiamate erotiche ai propri clienti che non le potevano raggiungere. Le escort si sono così attrezzate con Zoom, Skype e WhatsApp non solo per trovare una fonte di guadagno alternativa, ma anche per passare il tempo e per trovarsi clienti nuovi per il momento del via libera con i “congiunti”. I clienti, dall’altra parte dello schermo, hanno offerto cene a distanza, mostrato le proprie abituazioni e i panorami di cui godevano dai loro balconi. In qualche modo, anche il sesso si è romantizzato in questo periodo e le escort hanno scoperto un mondo nuovo, diverso, tra un brunch virtuale con vista sul Colosseo e un aperitivo sexy nel cuore di Dubai, senza bisogno di spostarsi. Senza confini geografici e corporali.
Ci sono anche risvolti inaspettati che hanno riguardato il periodo di lockdown, il sesso e il consumo di pornografia in Rete. Ad esempio, la salita in classifica delle chiavi di ricerca “Giuseppe Conte” sui principali siti di video per adulti. Il Presidente del Consiglio è diventato agli occhi di un certo pubblico un sex symbol, forse complice il suo tono paternalistico durante le conferenze stampa. Da quando è iniziata l’emergenza sanitaria, infatti, Conte è diventato pian piano per tutti noi la figura di riferimento da seguire, un padre (spesso percepito padrone) che impone, rassicura e protegge. E dunque non stupisce che sia diventato anche oggetto di desiderio per parte della fascia di teenager, un daddy da sogno come dimostrano le query sui motori, i racconti soft porno su WattPad che lo vedono personaggio principale, le community delle Bimbe di Conte su Instagram e i deepfake che si possono trovare ancora online.
Ma tra un video porno e l’altro, sono emerse anche cose più serie. Ancora una volta, a stupire per visione e strategia è il già citato Pornhub con la sua campagna “Cleanest Porn Ever”, lanciata sulla sua piattaforma Model Program, dedicata alle partnership. Obiettivo: educare il pubblico della community all’igiene intima durante la pandemia, grazie al coinvolgimento di attori porno di tutto il mondo. I video, tradotti in svariate lingue (mandarino compreso), illustrano i modi migliori per attenersi alle norme di distanziamento fisico, per quanto possibile mentre si fa sesso, e alla pulizia personale, mantenendo comunque una vita erotica rilassata e sana. Accanto all’iniziativa, Pornhub ha anche lanciato il sito Scrubhub, mantenendo identico il layout, dove anziché strofinare organi genitali con gemiti più o meno intensi, i protagonisti si strofinano le mani sotto l’acqua per igienizzarle con e senza latex. Chi l’avrebbe mai detto che un giorno un gesto così semplice sarebbe diventato così eccitante.
Alice Avallone dirige l’osservatorio di antropologia digitale Be Unsocial, lavora come ricercatrice per le aziende e coordina il College Digital della Scuola Holden. I suoi ultimi due libri sono People Watching in Rete. Ricercare, osservare, descrivere con l'etnografia digitale e Immaginari per viaggiatori. Raccontare territori, luoghi e storie al turista (Cesati).
Cose belle che abbiamo letto in giro!
In questa newsletter abbiamo parlato di sesso e piacere, ma cosa fare quando il sesso è doloroso? Come parlarne?
E se le app di dating non fossero il luogo di libertà che ci aspettiamo? C’è anche l’altra faccia della medaglia, quella del revenge porn, che sta diventando un problema sempre più globale.
Freschi freschi in libreria: Signorina di Chiara Sfregola (Fandango), Il corpo elettrico di Jennifer Guerra (Edizioni Tlon) e La tua bellezza di Sahar Mustafah (Marcos y Marcos).
Stiamo tutti guardando a quello che succede in America e cercando di capire come fare la nostra parte. Di una cosa siamo certe, prima di tutto dobbiamo capire. Qui vi lasciamo alcune delle cose interessanti che abbiamo letto in queste settimane: una lista di libri di Angela Davis da recuperare, l’ansia di essere una madre nera e la speranza (disattesa) che la pandemia potesse alleviare questa paura, un’intervista su questo momento a una delle fondatrici del movimento Black Lives Matter e Megan Reid sull’ipocrisia dell’atteggiamento di noi bianchi di fronte a queste proteste. E per concludere, un report sullo stato delle donne nere negli USA nel 2017 (purtroppo gli ultimi dati aggiornati che abbiamo a disposizione).
Avete visto Hollywood di Ryan Murphy? Se sì vi ricorderete la storia di Anna May Wong, che ricorda quella dell’attrice che la interpreta.
Il problema di quanto la pandemia sta incidendo sulla vita delle donne nel nostro Paese non ha trovato una soluzione, anzi.
Le donne che stanno cambiando il volto dell’editoria africana. E un gruppo di uomini italiani che si mettono in discussione.
Una recensione di Appunti per un dizionario delle amanti di Monique Wittig e Sande Zeig (Meltemi), una breve storia della letteratura rosa e quella delle donne in bicicletta.
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