Natale si avvicina e per me (Cuter) Natale vuol dire soprattutto una cosa: guardare per l’ennesima volta Piccole donne di Gillian Armstrong (il film del 1994 con Winona Ryder, Susan Sarandon, Kirsten Dunst e un pregevolissimo Christian Bale) con mia sorella Elisa. Attaccare ancora una volta con «Questo Natale non sembra neanche Natale senza regali» e poi recitarlo insieme ai personaggi, battuta per battuta, fino alla fine: l’abbiamo visto così tante volte che ormai alcune frasi fanno parte del nostro lessico famigliare (prima tra tutte la bellissima «È mia sorella, è completamente calva davanti!»). Anche il romanzo di Louisa May Alcott fa parte della nostra storia di sorelle: era uno dei libri della stanza dei giochi a casa dei nostri nonni paterni; un’edizione illustrata edita Fabbri del 1981, adattata per i bambini da Rosanna Sorani. Anche questo l’abbiamo letto e sfogliato insieme così tante volte che in certi momenti le immagini del film e quelle del libro si accavallano nella mia memoria. Insomma, Piccole donne è un pezzo così grande della mia infanzia, della mia formazione e dei miei ricordi felici con Elisa che, il giorno in cui la regista Greta Gerwig ha annunciato che avrebbe portato sul grande schermo una nuova trasposizione del romanzo, sono saltata sulla sedia.
Io di Piccole donne ho visto tutto - anche la miniserie della BBC del 2017 che in Italia non s’è filato nessuno (e invece è carina) -, ho letto tutto - anche I ragazzi di Jo (una volta, e forse ho voluto dimenticarlo), ma ho scoperto che al mondo c’è qualcuno che è anche più appassionato di me: parlo di Elisa Lipari e Martina Lodi, che nell’attesa del nuovo film qualche mese fa hanno fondato un bookclub virtuale dedicato ai romanzi (e che trovate su Telegram). Nel tempo il bookclub è cresciuto, coinvolgendo diversi lettori in tutta Italia, che presto si riuniranno in una serie di eventi fisici (troverete tutti gli appuntamenti alla fine della newsletter). Noi siamo già iscritte al canale, stiamo rileggendo il romanzo e sicuramente parteciperemo ad alcuni degli eventi: per prepararci e prepararvi (sperando di incontrarvi nel club, reale o virtuale che sia), questa newsletter sarà la nostra personale guida essenziale a Louisa May Alcott e alle sue piccole donne.
Un’immagine da Piccole donne di Greta Gerwig
L’autrice e la famiglia Alcott
Louisa May Alcott, scrittrice e femminista, nacque a Germantown (Pennsylvania) il 29 novembre del 1832. La sua infanzia fu segnata dall’instabilità della famiglia (per un periodo visse addirittura in una comune agricola, la Utopian Fruitlands, in cui per esempio non si poteva indossare la lana o utilizzare il concime). Louisa May si trovò fin da giovane a lavorare come insegnante, bambinaia e persino sarta. Negli anni della sua formazione si avvicinò al femminismo (fu la prima donna di Concord a iscriversi a votare per un'elezione di cariche scolastiche) e divenne convinta sostenitrice dell’abolizione della schiavitù (la sua famiglia lavorava attivamente alla rete clandestina Underground Railroad che favoriva la fuga e l'espatrio degli schiavi neri verso il nord America e il Canada). Allo scoppio della Guerra Civile americana, lavorò come infermiera: durante quel periodo contrasse la febbre tifoide, malattia dalla quale non si sarebbe mai davvero ripresa. Pochi anni dopo il conflitto, iniziò la produzione di alcuni romanzi usando lo pseudonimo A. M. Barnard, fino ad arrivar a metter mano al suo capolavoro: Piccole donne. E c’è molto della sua famiglia dentro a quel libro, a partire dalla piccola Amy.
Tutte le trasposizioni del libro
Partiamo dall’ultimo che tutti conosciamo: la pellicola di Greta Gerwig che arriverà nelle sale a gennaio 2020. Emma Watson sarà Meg, Saoirse Ronan diventerà Jo, Florence Pugh sarà Amy, Eliza Scanlen la sensibile Beth, Meryl Streep interpreta zia March e Timothée Chalamet il vicino di casa Laurie.
Ma le trasposizioni di questo fortunato romanzo sono state molte, durante tutto il ‘900: a partire dal 1918, con la regia di Harley Knoles e l’idolo del cinema muto Conrad Nagel. Tra le location del film anche la vera casa di Louisa May Alcott, nel Massachusetts. Poi fu il turno di Katherine Hepburn, nel 1933 nei ruolo di Jo March e di Elizabeth Taylor nel 1949, in quello di Amy. Nel 1978 uscì una mini serie diretta da David Lowell Rich, in onda su NBC in 2 puntate. Nel 1988 hanno fatto anche una versione anime: un cartone animato in 48 puntate. Qualche anno dopo arrivò una delle trasposizioni che ricordiamo di più: quella del 1994 con l’attrice icona degli anni ‘90 (e di Stranger Things), Winona Ryder, una piccola Kirsten Dunst nel ruolo di Amy, Susan Sarandon in quello della madre e Christian Bale come Theodore “Laurie” Laurence. Ma se i film non vi bastano, pochi giorni prima dell’uscita della nuova pellicola di Piccole donne, arriverà anche l’audiolibro narrato da Laura Dern, senza contare tutte le opere letterarie che sono nate a partire da questo classico.
Il romanzo e la sua eredità
La prima parte di Piccole donne fu pubblicata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1868, la seconda arrivò nel 1869 e poi finalmente dal 1880 il romanzo iniziò a essere pubblicato in un unico volume. Il titolo originale era Little Women, or Meg, Jo, Beth and Amy perché, come saprete, racconta l’adolescenza e la prima età adulta delle quattro sorelle March. Inutile raccontarvi la trama, ma qui ci sono un po’ di cose sul romanzo che forse non sapete, ad esempio che Alcott non voleva scriverlo. A più di 150 dalla sua pubblicazione, Piccole donne è ancora considerato uno dei più importanti romanzi di formazione per ragazzi (o meglio, ahinoi, per ragazze) e negli ultimi anni diversi critici gli stanno riconoscendo un grande valore letterario anche al di fuori della scrittura per l’infanzia (senza nulla togliere). Il lavoro di Louisa May Alcott, infatti, è stato d’ispirazione per intere generazioni di scrittrici e le sue piccole donne sono diventate dei veri e propri modelli di personaggi femminili di cui possiamo andare alla ricerca nella letteratura internazionale successiva. Ma rileggere Piccole donne a trent’anni sarà lo stesso? Intanto, Mondadori sta ripubblicando i quattro romanzi (Piccole donne, Piccole donne crescono, Piccoli uomini e I ragazzi di Jo) in un unico volume. Per dire.
L’elefante nella stanza: Piccole donne è davvero femminista?
Le numerosissime generazioni di bambine che sono venute negli oltre 150 anni che ci separano dalla sua prima apparizione non hanno mai smesso di leggere Piccole donne, ma non tutte le bambine l’hanno recepito allo stesso modo: per molte è uno di quei testi che, soprattutto attraverso l’esempio di Jo (mentre è già più difficile dire lo stesso degli altri personaggi), ti insegna a seguire i tuoi sogni, a essere anticonformista e libera da ogni stereotipo, insomma a essere femminista ancora prima di scoprire cosa voglia dire; ma nel tempo altrettante lettrici si sono sentite tradite nello scoprire che nella seconda parte del romanzo (o, a seconda delle edizioni, in Piccole donne crescono - il cui titolo originale è un per nulla promettente Good Wives -) proprio Jo, paladina dell’indipendenza e della ribellione ai ruoli di genere, finisce per sposarsi con un uomo molto più vecchio di lei e a tratti paternalista. Se e quanto questo grande classico della letteratura abbia scardinato gli stereotipi di genere (e per qualcuno anche quelli legati alla sessualità) è la riflessione più interessante che nasce da questo libro ed è forse anche il motivo per cui ancora così spesso scrittori, registi e storyteller in generale sentono l’esigenza di riprenderlo, riscriverlo o riadattarlo per le nuove generazioni: voi cosa ne pensate? Parliamone, qui sotto vi diciamo come, dove e quando.
Tutti gli appuntamenti del book-club
Milano, mercoledì 4 dicembre 2019 alla libreria Colibrì dalle 19:00
Roma, sabato 7 dicembre 2019 alla libreria Tomo dalle 16:00
Napoli, sabato 21 dicembre 2019 alla libreria Liberica dalle 16:00
In arrivo ci sono anche Verona, Bologna, Torino, Bari e poi ci rivedremo nel 2020 (probabilmente a febbraio, ma la data è ancora da definire) per un appuntamento milanese speciale con bookclub + visione del nuovo film di Greta Gerwig. Per restare aggiornato su tutti gli appuntamenti, proporre un evento nella tua città o anche solo scambiare quattro chiacchiere sul libro, iscriviti al canale Telegram di Piccole donne lette da tutt*.
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