Se avete visto almeno una puntata di Grace e Frankie potete immaginare di cosa parla la newsletter oggi: desiderio e sessualità degli anziani, uno dei tanti tabù che ancora fatichiamo a toglierci di dosso. Ma l’intimità non è ovviamente una prerogativa di giovani e adulti: è una parte importante (che spesso viene ignorata) anche dei più vecchi. Non a caso le protagoniste di questa serie tv, disponibile su Netflix, fondano un'azienda che vende vibratori appositamente pensati per donne anziane.
L'artista e fotografa statunitense Marilyn Minter indaga questo argomento attraverso un libro, Elder Sex. In ottanta pagine va oltre gli stereotipi e i pregiudizi realizzando immagini erotiche e colorate, con uomini e donne in intimo che si abbracciano e baciano nella foga del momento. Tutto quello che non vediamo o cerchiamo di non vedere.
Ma perché, allora, fatichiamo ancora così tanto a parlare di sesso e anziani?
Abbiamo cercato una risposta a questa domanda insieme a Jane Campbell, una scrittrice che ha esordito a ben 77 anni.
Buona lettura!
Lily Tomlin e Jane Fonda in una scena della serie tv Grace e Frankie
Rendere le donne anziane eroine delle loro storie
Intervista a Jane Campbell
«Ero in vacanza alle Bermuda qualche anno fa, con mio figlio maggiore e sua moglie. Nella casa in cui ci trovavamo c’era una gatta siamese di nome Lucy, io mi prendevo cura di lei e la spazzolavo, così è nata l’idea del racconto Spazzolare il gatto».
Parla così del suo esordio la scrittrice inglese Jane Campbell: scrisse il suo primo racconto in quattro giorni e lo inviò alla London Review of Books che, a sorpresa, lo pubblicò. Campbell aveva 77 anni.
«Ho sempre scritto, dal momento che mi sono laureata in Letteratura a Oxford» dice «e ho sempre analizzato le emozioni, le mie e poi quelle degli altri, in qualità di psicoterapista e psicanalista; ma ho sempre avuto altri lavori, non pensavo di diventare una scrittrice».
E invece, dato l’interesse nato intorno alla sua scrittura, Campbell è oggi autrice di una raccolta di racconti che prende il nome proprio dalla sua prima storia: Spazzolare il gatto, pubblicata in Italia nell’aprile 2023 da Blu Atlantide.
Si tratta di tredici storie con protagoniste tredici donne anziane. Donne borghesi, che vivono nei luoghi più disparati del mondo (dall’Inghilterra al Sudafrica, passando per le Bermuda e lo Zambia, tutti luoghi in cui Campbell ha vissuto) accomunate dal modo in cui vengono viste dalla società: donne che avrebbero esaurito il loro ruolo sociale di mogli e madri, in cui il desiderio (di qualsiasi natura) si sarebbe ormai estinto, che vivrebbero in un tempo sospeso di apatia e candore in attesa della fine.
«Le mie storie parlano della vita interiore delle donne anziane e di quanto questa sia profondamente fraintesa o forse solo ignorata dalle generazioni più giovani. In realtà le donne vecchie si interrogano sulle stesse cose sui cui si fanno domande quelle giovani: le relazioni».
Adesso non possiedo nulla, tranne, suppongo, il mio corpo e la mia mente, così come sono dopo numerosi decenni di utilizzo. Mal-utilizzo, talvolta. Ma almeno, grazie a Dio, sono stati utilizzati e non li ho sprecati. Certo questo a mio figlio non posso dirlo. Ci osserva con una tale tenerezza quando sediamo insieme la sera, la gatta sulle mie ginocchia, e guardiamo lo schermo. Nella sua testa, come nella testa del mondo intero, una donna vecchia e il suo gatto sono un’incantevole rappresentazione di purezza…Invecchiare è spesso descritto come un accumulo, di malattie, sofferenze, rughe, ma è in realtà un processo di espropriazione, di diritti, di rispetto, di desiderio, di tutte quelle cose che una volta possedevi e di cui godevi con tanta naturalezza. – dice l’anziana protagonista del racconto che dà titolo alla raccolta.
Mentre trascorrono le loro vacanze, infatti, il figlio non sospetta nemmeno che l’atto di spazzolare la gatta risvegli in sua madre un sopito desiderio sessuale.
Un tempo quando inarcavo la schiena ed emettevo piccoli miagolii di piacere i miei amanti erano elettrizzati dalla conferma della loro potenza. Adesso offro qualche centimetro di lavoro a maglia a mio figlio. È una perdita terribile - continua la protagonista.
Il corpo e il desiderio sono il filo rosso più potente che collega i tredici racconti, che pure prendono forme molto diverse (ci sono racconti più realistici, altri più onirici, alcuni addirittura distopici) e affrontano molti temi legati alla terza età come il lutto, la malattia, l’abbandono. Quando diciamo a Campbell che quello che ci ha colpito del suo lavoro è proprio l’idea di un desiderio che riaffiora più forte in punto di morte, come se fosse lo stesso atto di desiderare a tenerci in vita, ci risponde:
«Ho trascorso molti anni della mia vita professionale a lavorare sul lascito delle idee di Freud, che identificava in Eros e Thanatos, vita e morte, i due poli della nostra esperienza. Io vedo gli impulsi erotici e libidinosi non necessariamente come impulsi sessuali, ma semplicemente come degli impulsi che indicano un desiderio vitale, di connessione con gli altri. A volte questi desideri prendono una forma sessuale, sì, ma è il desiderio di connessione che conta».
Tra le protagoniste di queste storie ci sono un’anziana signora in casa di riposo che si infatua di un’assistente sanitaria, una donna che cerca di rintracciare un amore perso da anni, un’altra che si ritrova per uno scherzo del destino al funerale di un suo ex-fidanzato, e ancora donne pronte a trovare la loro vendetta o donne sole che scoprono l’amore in modo del tutto inaspettato.
«Il mio obiettivo - oltre a scrivere delle buone storie - era rendere le donne anziane le eroine delle loro storie e non solo dei membri periferici di una famiglia. Questo implicava attribuire a questi personaggi pensieri più o meno complessi come quelli che associamo alle donne più giovani. Le donne giovani parlano spesso di sesso, immagino. Perché non dovrebbero farlo le donne anziane?» dice Campbell.
Eppure, se il desiderio femminile è ancora per certi versi tabù, figuriamoci quello delle donne anziane. Non a caso Campbell apre la raccolta con questa frase fulminante:
La voglia di un vecchio è disgustosa ma la voglia di una vecchia è peggio.
La sua è quindi una scelta precisa di dare voce (una voce fredda, piana, poco impreziosita, e per questo spietata, diretta, quasi chirurgica nella sua capacità di sorprendere il lettore) a chi ha trovato poco spazio per esprimersi, raramente anche in letteratura.
«L’Inghilterra in cui sono cresciuta era abitata da donne adulte, forti, che vivevano sole perché i loro mariti o i loro fidanzati erano morti nella Prima Guerra Mondiale. Loro sono state il mio primo esempio di donne indipendenti. E poi io amo le storie di anziane signore anticonvenzionali. Due esempi in letteratura? Miss Marple di Agatha Christie e Zia Augusta dello splendido libro di Graham Greene, In viaggio con la zia.»
Jane Campbell è nata nel 1942 nel Merseyside, in Inghilterra, ha vissuto nello Zambia e in Sudafrica, ha studiato a Oxford e ha lavorato come Group Analyst in varie parti del mondo. A settantasette anni ha scritto il suo primo racconto e l’ha inviato alla prestigiosa rivista The London Review of Books, che l’ha pubblicato nonostante raramente ospiti opere di fiction. Da quel momento intorno a lei è nato un interesse di culto che l’ha portata a scrivere questo suo primo, fortunato libro. Attualmente vive alle Bermuda.
Cose belle che abbiamo letto in giro
In Italia centomila bambini e ragazzi hanno uno o entrambi i genitori detenuti.
Una donna francese è stata stuprata da decine di uomini con la complicità del marito, che la sedava con farmaci di uso comune.
Una parte della comunità LGBTQ+ è sempre più disturbata dalla presenza di grandi sponsor e autorità ai Pride, e ritengono si sia persa la componente politica.
In Catalogna le donne potranno stare in topless nelle piscine pubbliche (così come gli uomini).
In Karnataka, stato sud-occidentale indiano, i trasporti pubblici sono gratis per le donne. Si tratta di una misura che serve a incentivare l’occupazione femminile.
Le scadenze uccidono la creatività?
Per chi si chiede se esistano ancora giocattoli “da maschio” e “da femmina”.
La nostra amata Phoebe Waller-Bridge è nel nuovo Indiana Jones.
Perché a Rotterdam si parla di una statua che raffigura una giovane donna nera.
Qualche libro per le vostre vacanze: Detransition Baby di Torrey Peters di cui parleremo il 20 settembre alle 19 nel prossimo appuntamento del nostro bookclub da Verso Libri a Milano; Musica da camera singola di Amy Key sul ripensare l’attesa per la “persona giusta” e di tutte quelle che cose che “dovremmo” fare e avere dopo una certa età; e, infine, il secondo libro di Gabriella Dal Lago, Estate caldissima.
A presto,
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