Considerate questa mail come il nostro out of office: come ogni anno, ci prendiamo una piccola pausa estiva per riposarci e trovare nuove idee per la prossima stagione. E come ogni anno, vi lasciamo con un po’ di consigli di lettura, ascolto e visione per le prossime settimane, che speriamo passerete al fresco con le persone a cui volete bene. Abbiamo chiesto a un po’ di amici di Senza rossetto, professionisti nel mondo della cultura, di aiutarci a selezionare le cose più interessanti in circolazione da segnalare per farvi compagnia in queste vacanze.
La newsletter torna a settembre, ma prima di salutarvi vi ricordiamo alcuni appuntamenti: dal 3 al 7 settembre torna Festivaletteratura a Mantova e torniamo anche noi, a moderare e animare alcuni eventi; per i dettagli vi consigliamo di seguire i loro social o il loro sito, dove entro la fine di luglio verrà pubblicato il programma completo della rassegna.
Mercoledì 10 settembre, invece, torniamo a Milano alla libreria Verso per un nuovo appuntamento del nostro bookclub in collaborazione con Ludovica Lugli. Il libro di cui parleremo è Le bostoniane di Henry James (di cui abbiamo pubblicato un estratto nella scorsa newsletter): per partecipare dovete acquistarlo in libreria oppure sul sito e specificare che volete iscrivervi all’incontro.
Buona estate a tutte e tutti!
Un’immagine della serie tv The Marvelous Mrs Maisel - La fantastica signora Maisel
Consigli per l’estate
Una serie tv
Overcompensating di Benito Skinner - Consigliata da Paolo Armelli
Suggerire una serie in estate è impresa assai ardua, soprattutto se si vuole consigliare qualcosa di leggero ma non banale, che si addica insomma ai pomeriggi più sonnacchiosi o alle serate troppo accaldate. Lo è ancora di più in un anno in cui i pochi picchi seriali vengono da titoli “pesanti” (Paradise, Adolescence, la seconda stagione di Andor, la terza di The White Lotus, Dept. Q). Eppure in questo mare di serie drammatiche e impegnate c’è uno spazietto per Overcompensating, che trovate su Prime Video. È una breve dramedy - ve la bevete in quattro ore o poco più - creata da Benito Skinner (star nata su TikTok), che si cala anche nei panni del protagonista Benny, ragazzo al primo anno di college che cerca di aderire il più possibile al modello immarcescibile del perfetto “frat boy”, pur essendo segretamente gay e covando segrete pulsioni per il compagno di studi Rish. Accanto a lui Carmen, la sua migliore amica anche lei alle prese con le contraddizioni e le delusioni di identità e crescita (a interpretarla una splendida newcomer, Wally Baram). In Overcompensating c’è di tutto: coming of age, queerness, stand up comedy, critica al patriarcato, persino una summa dell’estetica e dell’ironia Gen Z. Vi godrete anche i numerosi cameo, tra i piu nostalgici (James Van Der Beek, Megan Fox) ai più Brat summer (Charlie XCX in persona). È una serie brillante perché tratta con umorismo e empatia momenti di passaggio delicatissimi e temi universali che spesso sullo schermo finiscono schiacciati tra cliché e imbarazzi. Qui l’imbarazzo c’è, ma è un altro ingrediente di una freschezza che forse - tutti noi, e anche le serie tv - ultimamente abbiamo perso un po’ di vista.
Un film
One Sea, 10 Seas di Nour Ouayda - Consigliato da Aya Mohamed
Tra il 2014 e il 2018, la regista libanese Nour Ouayda ha girato otto cassette lungo la costa mediterranea, tra cui il litorale di Beirut, catturando immagini e suoni come tracce di “apparizioni”: presenze evanescenti che emergono dal paesaggio marino. Il film, della durata di 42 minuti, si articola in tre “voci”: riprese, sottotitoli-dialogo e suggestioni sonore. L’opera supera i confini del documentario per diventare oggetto artistico: l’immagine sgranata e il rumore rivelano profondità invisibili. Inserito nel cine‑club estivo “Amara Terra Mia”, l’evento è presentato da DARNA, collettivo di giovani creativi nato per amplificare narrazioni dal Sud-Ovest asiatico e Nord Africa (SWANA). Il film non segue una trama lineare: immagini senza contesto, suoni vibranti e confini mobili tra reale e immaginario; le coste si dissolvono, i ricordi emergono dalla linea dell’orizzonte. Non è solo Beirut, ma “qualsiasi altro luogo, reale o immaginato”. Sarà proiettato il 26 luglio al Cinema Nuovo Armenia di Milano.
Un libro
Orso di Marian Engel (La nuova frontiera) - Consigliato da Marco Amerighi
Orso è uno dei miei libri-feticcio, e in quanto tale non sono sicuro di saper spiegare perché lo amo tanto. Forse perché la scrittrice canadese Marian Engel lo scrisse in un momento molto buio della propria vita. Aveva sulle spalle un divorzio e due figli piccoli, e il Sindacato degli scrittori che presiedeva versava in cattive acque. Per battere cassa, chiese a delle colleghe di scrivere un racconto erotico per farne un’antologia di successo. Il progetto non andò in porto. Ma a lei rimase in testa il seme di una vicenda: la storia d’amore tra una donna e un orso. Il libro – Bear – vide la luce qualche anno dopo, nel 1976, e venne definito “il romanzo più controverso mai scritto in Canada”. Forse, invece, lo amo tanto perché mi ricorda una frase di Balzac che mi ha sempre fatto da bussola: “scrivete cose inaudite.” Esiste una cosa più inaudita di scrivere una vera storia d’amore – che parla di consenso, di rischio e di scoperta del proprio corpo – tra una donna e un orso? Sì, forse è per questo che Orso, dopo tanti anni, è ancora un mio libro-feticcio. Perché è un libro sulla libertà, un invito a fare ciò che si vuole. Anche con i consigli di lettura non richiesti.
Un podcast
La famiglia giusta di Francesca Berardi e Claudia Torrisi - Consigliato da Andrea Federica de Cesco
Ci sono diversi motivi per cui consiglio questo podcast. Il primo è l'enorme lavoro di squadra che c'è dietro, una squadra formata principalmente da donne. Sono donne innanzitutto coloro che hanno scritto e narrato la serie, ossia le italiane Francesca Berardi e Claudia Torrisi, la spagnola Elsa Cabria e l’ungherese Lili Rutai. In mesi di studio, interviste e viaggi tra Madrid, Budapest, Roma, Bruxelles e Varsavia, queste straordinarie professioniste hanno unito i puntini di una rete internazionale di partiti e organizzazioni decisa a erodere i diritti alla salute sessuale e riproduttiva in tutta Europa. Una battaglia politica e culturale in nome della cosiddetta famiglia tradizionale che prende di mira in primis il corpo delle donne. Il risultato di questo lavoro è un reportage audio transfrontaliero di altissimo valore giornalistico, con un impianto narrativo estremamente efficace e una colonna sonora azzeccatissima. Il podcast, in sei episodi, è coprodotto da Chora Media, El País Audio, Europod e 444 nell’ambito del progetto WePod, cofinanziato dal programma Creative Europe della Commissione Europea. Oltre alla versione italiana, realizzata da Berardi e Torrisi, sono disponibili anche adattamenti in inglese, francese, tedesco, ungherese, polacco e spagnolo.
Un album
Brat di Charli XCX - Consigliato da Silvia Gianatti
Brat di Charli XCX non è una novità ma è quello che resta di un anno in cui abbiamo scoperto di poterci definire in un nuovo modo, noi che viviamo di paure, dubbi, successi, insicurezze e felicità. Scoprendoci libere di essere quello che vogliamo: spensierate, autentiche. Ecco perché l’album da ascoltare nel momento più libero dell’anno è proprio quello di Charli. Uscito poco più di un anno fa, ha ancora dentro tutto quello che ci serve. Un po’ di pop mainstream, un po’ di dance - e in fondo noi in estate vogliamo ballare-, i suoni intimi dei brani più sinceri in cui la popstar si racconta senza filtri, tra le sfumature di un successo non così semplice da gestire. Lo ha definito «Il mio album più vulnerabile» e in un periodo storico in cui dobbiamo mostrarci forti, sicure, bellissime nelle foto postate al mare, metterci in cuffia chi ci ricorda che non essere perfette è sempre ok, male non fa. Quindi verde acido sia, ballando, cantando, piangendo, fregandocene del giudizio degli altri. Con tutte le nostre imperfezioni in bella vista, la Brat summer è appena ricominciata.
Bonus track, un altro libro
Quando fuori è buio di Flavio Nuccitelli (Fandango) - Consigliato da Senza rossetto
A Roma, le vite poco soddisfacenti di quattro trentenni si sfiorano senza incrociarsi, pur avendo molti punti in comune: lavori alienanti, relazioni ormai spente, sogni chiusi e dimenticati in un cassetto. Con una scrittura visiva e coinvolgente, Flavio Nuccitelli ci cala dentro le vite dei quattro protagonisti, ragazzi come noi, che non saprebbero dire quando è successo che sono diventati adulti. Giulia, che si sente perennemente in ritardo rispetto ai suoi coetanei; Filippo, che odia il suo lavoro; Chiara, in lotta contro il precariato accademico e Michele, travolto da un’apatia creativa ed esistenziale. Il punto di svolta arriva quando le loro vite deragliano dai binari prestabiliti e si scontrano senza preavviso; ne nascerà una piccola comunità casuale, che darà a tutti la forza per ricominciare. Un libro che racconta una generazione costretta a fare i conti con il fallimento delle proprie aspettative e con le difficoltà del diventare grandi; che deve trovare il coraggio di affrontare una grande verità: non sempre la persona che pensiamo di essere corrisponde alla nostra vera identità.
Ci risentiamo a settembre, passate una buona estate.
Un abbraccio,
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